ADDETTI ALLE EMERGENZE. COME GESTIRE LE EMOZIONI

Saper gestire le situazioni critiche è fondamentale e, per farlo, è importante conoscere le emozioni ad esse correlate.

Gli addetti all’emergenze si dovranno occupare delle primissime operazioni per la gestione della situazione critica e della richiesta di aiuto ai servizi di soccorso, secondo le procedure loro impartite. Gli addetti sono designati dal responsabile della struttura, e non possono rifiutare l'incarico se non per gravi e giustificati motivi.

 

Le emozioni in una situazione critica: quali comportamenti?

È durante le emergenze che si innescano alcune risposte complesse e forti, le emozioni, capaci di influire sui comportamenti che ne conseguono. A seconda di questi, le persone possono essere classificate in tre gruppi:

 

  • il primo gruppo comprende persone che restano relativamente calme, capaci di organizzare i pensieri in modo rapido. Sono in grado di valutare la situazione e di elaborare un piano d’intervento e di attuarlo;
  • il secondo gruppo è composto da quelle persone che rispondono alle situazioni critiche in modo confuso e disorganizzato;
  • il terzo gruppo raccoglie le persone che tendono a mostrare comportamenti controproducenti e che aumentano il rischio di morte: urla, ansia paralizzante, pianto incontrollato.

 

In situazioni reali è stato constatato che la maggior parte delle vittime adotti un atteggiamento riconducibile a una delle ultime due categorie.

Ecco allora quali emozioni possono essere provate durante un’emergenza e come gestirle.

 

Paura

La paura è sicuramente la reazione principale a qualsiasi tipo di pericolo. Sono due i tipi di paura che possono attivarsi:

 

  • irrazionale: risposta involontaria sottocorticale che avvisa della presenza di un pericolo;
  • razionale: risposta della corteccia prefrontale che ci permette di comprendere se il pericolo effettivamente esista e come possiamo fronteggiarlo.

 

Preoccupazione e inquietudine

Queste due emozioni sono legate alla paura. La prima emerge se il pericolo è conosciuto, mentre la seconda quando la minaccia difficilmente appare individuabile o non abbiamo soluzioni giuste per affrontarla. È necessario, pertanto, fornire adeguati strumenti per individuare e fronteggiare l’evento.

 

Ansie pregresse

Sono quelle paure dovute a vicissitudini passate o di esperienze già accadute nello stesso posto. Queste ansie spingono gli individui a reagire con comportamenti pericolosi anche di fronte a segnali irrilevanti.

 

Cosa fare per gestire le emozioni

Per non compromettere la performance durante l’emergenza, occorre controllare le proprie e le altrui emozioni in modo da evitare possibili effetti collaterali. Per mantenere il controllo è necessario che gli addetti alle emergenze abbiano chiaro il loro compito, conoscano le procedure da attuare e le comunichino con chiarezza.

Per questo motivo è di vitale importanza la conoscenza teorica, ma soprattutto cicli di addestramento tramite le prove di evacuazione.

Sei un datore di lavoro, un dirigente o la persona addetta alle emergenze nella tua Organizzazione? Da sempre stai cercando un modo per non andare nel panico quando c’è il rischio che si presenti un evento pericoloso?

 

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